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Les fleurs

Michela Lucenti / Balletto Civile
Italia

7 marzo 25 • h. 20.30

Teatro Palladium

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Quello di Charles Baudelaire in I fiori del male è un unico grande racconto “bucato”, fatto per immagini, con delle fratture in cui ognuno di noi può ritrovarsi, scovando delle fragilità condivise. La raccolta di poesie parla della bellezza dei corpi imperfetti, di personaggi ai margini della società che diventano nuovo creature magnifiche. Assonanza importante con il pensiero di Balletto Civile, che da sempre costruisce i propri lavori prestando i corpi a una narrazione lirica di protagonisti che sono anti-eroi (Michela Lucenti)

Les Fleurs, spettacolo che, riprendendo il noto titolo dell’opera di Charles Baudelaire, si concentra sul linguaggio poetico e sul suo impatto rivoluzionario sul corpo contemporaneo, corpo politico, in una visione di libertà e dialogo con la società civile. L’ambiente musicale è composto da Guido Affini, una partitura di suoni che diventa drammaturgia che nasconde e dissemina frammenti di Leo Ferrè, partiture elettroniche, e refrain subliminali lontani, colonne sonore dei sei personaggi in scena. Lo spettacolo, dotato di una ritmica narrativa determinata dai testi del poeta e da scritti originali, mette in scena un corpo a corpo tra la danza e l’atto poetico, come possibile riscrittura del mondo. Sei le figure in scena che rappresentano le tematiche cardine: il poeta, la bellezza, il tempo, la noia, l’esilio, la rivolta, la ferita, la città, e infine la poesia stessa. Lo spazio scenico spoglio e materico, accoglie i personaggi come in un’unica installazione luminosa e sonora, dove i corpi producono immagini forti che come tagli in una tela cercano di lasciare un segno grafico nella retina visiva di chi guarda, confondendo il sentire personale alla ferita condivisa della comunità.

Balletto Civile è un progetto artistico caratterizzato dalla ricerca di un linguaggio performativo com-pleto, che privilegia l'interazione tra teatro e danza, il canto originale dal vivo e la relazione. Il nostro lavoro trae ispirazione da varie fonti: dalla reinterpretazione dei grandi classici del teatro, della danza e della musica fino alla creazione di opere originali, cercando sempre una prospettiva contemporanea.

Michela Lucenti conosce la compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik; alla scuola del Teatro Stabile di Genova incontra la ricerca di Jerzy Grotowski negli inse-gnamenti di Thomas Richards. Dal 2022 è artista associata di Emilia Romagna Teatro, dove cura in particolare il focus sulla drammaturgia fisica Carne.

Regia e coreografia: Michela Lucenti

Con: Maurizio Camilli, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi Arena, Gianluca Pezzino, Emanuela Serra, Francesca Zaccaria

Drammaturgia: Maurizio Camilli, Michela Lucenti, Emanuela Serra

Progetto sonoro: Guido Affini

Progetto luci: Stefano Mazzanti

Consulenza spazio: Alberto Favretto

Aiuto regia: Giulia Spattini

Assistenza alla messa in scena: Jacopo Squizzato

Collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile

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Fortuna

ORBITA | Spellbound

20 mag 25 • h. 20.30

Spazio Rossellini

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