Nella concezione di Fàtico set immaginiamo uno spazio in cui tentiamo di dar forma a una coreografia dell’ascolto, ideale punto di congiunzione tra il desiderio di suonare e quello di farsi muovere dalla musica.
FÀTICO SET è un concerto-performance, declinazione partecipativa dello spettacolo FÀTICO, una pratica collettiva di ascolto in relazione al movimento. In questo contesto la coreografia è il punto di congiunzione tra la composizione musicale e la ricezione della musica da parte di ciascuno.
Come stanno i nostri corpi nella situazione dell’ascolto?
In FÀTICO SET i partecipanti sono disposti intorno al nucleo della performance: al centro un live-set elettroacustico con due voci.
Il concerto è scandito dalle tre orazioni che nello spettacolo ordiscono la trama della coreografia. In questo set, le troviamo ri-arrangiate e spogliate dello loro aspetto visuale, come se ci fosse un trasferimento dalla corporeità dei performer a quella dei partecipanti: il movimento proposto invita a un peculiare e mutevole rapporto con lo sguardo, l’equilibrio, il ritmo e costituisce una possibile condizione di ascolto.
I testi tratti da Ladan Osman, Annamaria Ortese, David Thoreau e Adam Zagajewski innescano un viaggio dell’immaginario nel sentimento della devozione. Questo percorso è guidato da una duplice voce a cui è fatto dono di potenziamento e modificazione grazie all’apparato elettronico, che si fa strumento della relazione quasi-fisica con e tra i partecipanti.
Narrazioni mantriche, oralità popolari, canti propiziatori per una pioggia di stelle sonore, sono le articolazioni di questa voce che transita dalla sua dimensione carnale e prossima sino a frequenze eteree e siderali, orazioni dal futuro di una coralità non solo umana.
Un’aspirazione (auto)pedagogica muove questo esperimento: durante le residenze creative, gli artisti inviteranno gruppi di persone a scoprire e analizzare l’atlante di possibilità legate al piacere e all’analisi dell’ascolto, per definire il formato.