fàtico: dal greco “che produce una pura affermazione”
funzione fàtica: quella particolare funzione che ha talvolta il linguaggio verbale non di comunicare o chiedere informazioni ma di mantenere o stabilire un contatto tra persone, chi pronuncia e chi riceve
FÀTICO è un progetto coreografico e musicale in cui il canto e la danza battono il tempo di tre orazioni, abitando uno spazio scenico ispirato all’immaginario pittorico di Hilma af Klimt. Sonorità elettroniche e voci live potenziate e modificate abitano uno spazio acustico di forma triangolare. In scena vi sono due performer, dotati di un microfono a contatto con la pelle, estensione del corpo, punto di innesco della relazione quasi-fisica con gli spettatori, grazie allo strumento fornito dall’atto vocale. La materia danzata appare sotto forma di fossili coreografici: forme della danza contemporanea occidentale da un lato, delle danze popolari e tradizionali e delle loro evoluzioni inventate nel tempo dall’altro, fossili viventi che mostrano la storia di un corpo e quindi la storia di una danza. Illusioni uditive, giri velocissimi, piogge di stelle sonore, salti in cerchio sono alcuni degli strumenti utilizzati per comporre una creazione mossa da un’aspirazione ascetica e meditativa. Nelle parole che scandiscono i tempi della coreografia, i riferimenti alla natura e ai sensi lasciano spazio ai ricordi nel loro spazio mentale prima di sciogliersi nelle parole del culto. Procedendo per raccordi e collisioni tra le materie sonica e coreutica, si compone così un discorso laico sulla sacralità e si istituisce una topologia in cui convivono le nature siderale e carnale della devozione, chiedendo al pubblico di lasciarsi indirizzare il fàtico ascolta!