Il fascino e la tentazione del richiamo di un viaggio di sola andata, quel desiderio primordiale di pensare che sta arrivando il momento per qualcosa di definitivo per quella scelta che sarà per tutta la vita.
Una specie di strano “ travel bug” dell’anima che ogni tanto torna a mordere, e così ci si trova a cercare di riprodurre e interpretare la realtà in maniera svincolata da luoghi comuni morali e compositivi.
Ma poi si torna, ci si trova attorno a un tavolo a raccontarsi che in fondo non ne valeva così tanto la pena… Che si sta bene qui. E torna il finto quieto vivere un po’ ipocrita e sempre presente e a volte ben riuscito.
Solo andata è un racconto/incontro per tre danzatori. Ognuno torna da qualcosa.
Mauro Astolfi