“We are who we are” è il titolo provvisorio del nuovo progetto performativo di Michael Incarbone (IT) e Max Gomard (FR), un duo coreografico che vede in scena gli stessi autori. Da quando Max si è trasferito in Italia è nato un dialogo vivo e curioso tra i due performer rispetto ai vari stereotipi che esistono nella visione reciproca di entrambi i paesi, diversi eppur così vicini. Questi racconti, in alcuni casi dotati anche di molta ironia, hanno innescato una sua serie di riflessioni sul concetto di stereotipo, in particolare su come possano diventare il tratto distintivo di un paese o una cultura.
Così nasce l’idea di intrecciare una serie di esperienze personali che portano in sé un identità stereotipata in dialogo con un archivio digitale di ricerca. La raccolta sarà composta da immagini e meme raccolti principalmente online, che veicolano e rappresentano diverse forme di visioni stereotipate della realtà contemporanea. L’idea è di comprenderne quali fattori sociali, culturali e ambientali possano innescare la nascita di uno stereotipo. Come questi si radicano nella collettività, e come questi possano diffondersi fino a diventare quasi uno slogan per una società del consumo accecata dall’iperconnessione. Un bombardamento di informazioni che tracciano una mappa geografica che racconta la società contemporanea nella sua esposizione massima, nuda e cruda, e pur ben “filtrata” dai possibili editing fotografici e video possibili sulle piattaforme social.