Dal 1993, UNITED for Intercultural Action, una rete di centinaia di organizzazioni antirazziste di tutta Europa, compila un elenco di rifugiati e migranti che hanno perso la vita durante il viaggio verso il continente. A giugno 2020 l’elenco comprendeva informazioni su 40.555 morti segnalate. Il bilancio totale è sicuramente molto più alto, poiché molte persone non vengono né trovate né registrate. Scorrendo le numerose pagine dell’elenco non si può ignorare il fatto che solo un numero molto ridotto di deceduti viene citato per nome, lasciando la stragrande maggioranza senza dettagli identificativi.
La giurisdizione europea stabilisce una chiara distinzione tra morti criminali, naturali e accidentali, che determina il modo in cui i corpi vengono successivamente commemorati e sepolti. Poiché le molte migliaia di morti che avvengono alle porte dell’Europa sfidano queste tassonomie, le procedure forensi che consistono nel raccogliere dati medici e biologici dei cadaveri non vengono eseguite nella maggior parte dei casi. Questa assenza di informazioni impedisce qualsiasi possibilità di identificazione futura delle vittime. In fondo al mare, sulle coste e nell’entroterra, una massa di corpi decomposti racconta la storia di un collettivo il cui fantasma aleggia sul territorio europeo.
Per ridare dignità a queste persone, Arkadi Zaides e il suo team si addentrano nella pratica forense in ogni città che il progetto attraversa, costruendo un nuovo deposito virtuale che documenta i resti di coloro la cui morte è ancora oggi per lo più sconosciuta. Questo archivio in crescita, questa mappa, questo paesaggio invisibile si estende in tutte le direzioni attraverso lo spazio e il tempo, mettendo in relazione le mitologie, le storie, le geografie e le anatomie di coloro ai quali è stato concesso l’ingresso a NECROPOLIS. La libertà di movimento deve essere restituita ai corpi ammessi in Europa come cadaveri. E anche se nella Città dei Morti non c’è più nessun corpo che possa danzare, è proprio quel no-corpo, quel corpo dei corpi – il corpo di NECROPOLIS – che Zaides intende riportare in vita.