Shoes on è un archivio di gesti e movimenti che dalle forme più ancestrali evolve fino a posture proprie dell’atletica o della danza. Solo due paia di scarpe vestono i corpi nudi dei performer, mostrandosi come un ulteriore soggetto della scena. Un’indagine architettonica sul corpo nudo che, nell’attraversamento di diversi registi, mostra le potenzialità e la sensibilità creativa della nudità stessa, generando un continuo capovolgimento compositivo. La performance si ispira alla corrente surrealista e autori come Ren Hang, Eveline Bencicova e la scultrice Milena Naef.