Ci sarà un cielo sopra le nostre teste, inaccessibile e orizzontale, nel quale si muoveranno suoni e luci con la stessa inesorabile andatura dell’universo che si espande. Ci sarà un sottobosco che vivrà sotto quel cielo e sarà abitato dai performer, dal pubblico, da altri suoni e altre luci che vivranno tremanti come i corpi e le piante. Cosa ci sia tra il cielo e il sottobosco ancora non lo sappiamo. (Chiara Bersani)
Sottobosco è l’ultima creazione dell’artista Chiara Bersani, un ambiente immaginifico in cui gruppi estemporanei di persone con disabilità diventano comunità. La performance trae spunto da un’immagine: Un gruppo di bambini e bambine con disabilità si perde nel bosco. O forse sono stati abbandonate. Forse inseguivano un amore. Forse il bosco, un giorno, è semplicemente cresciuto attorno a loro. Cosa potrebbe accadere? Cosa ne sarà dei loro corpi, dei loro cuori, delle carrozzine e delle stampelle? Cosa guarderanno i loro occhi? Che lingua parleranno? E chi li troverà, per caso o desiderio, come dovrà avvicinarsi? Può farlo? Saprà chiedere permesso?
La dimensione sonora eseguita live dal musicista Lemmo rimanda al tracciato multiforme e multidimensionale che può percorrere un meridiano, dal polo nord al polo sud. Micro suoni, mondi piccolissimi che abitano queste macro forme, dettagli che costruiscono un ambiente spaziale vivo e in ascolto, in continua trasformazione.