Il progetto “Dalla A alla Z” riunisce in un unico palco una selezione di creazioni brevi affidate alla poetica di due coreografi e compagnie italiane tra le più rilevanti a livello internazionale: quella di Roberto Zappalà, coreografo che da oltre 30 anni corre e racconta attraverso le sue creazioni un Sud Italia vivo e vibrante, e quella di Mauro Astolfi fondatore della rigogliosa realtà capitolina Spellbound Contemporary Ballet arrivata nel 2024 a 30 stagioni di successi.
“L’idea della A alla Z, più che un’ idea precisa in realtà era un desiderio. Dopo aver seguito per anni il lavoro di Roberto e averne vista l’evoluzione e la trasformazione ho cominciato a pensare come avrebbe potuto funzionare uno spazio e un tempo dove far convergere i nostri pensieri, i nostri mondi. Nell’utilizzo delle nostre parole, tutto quello che possiamo pensare, che possiamo comporre, scrivere, sognare e’ contenuto, esiste tra la A e la Z.
Ho immaginato che avrebbe potuto essere certamente facile trovare questo algoritmo con la danza di Roberto, nella convinzione che potremmo “costruire una relazione” che vada incontro ad una semplice voglia di raccontarci insieme, non delle nostre capacità ma come per darci energia e coraggio a vicenda per andare avanti, andare incontro all’assenza di qualche significato oggettivo, una richiesta per una nuova ispirazione nel coinvolgimento di un processo che nasce incerto, ma sostenuto con viva forza dalla riflessione o dalla profondità della danza che ci interessa.” Mauro Astolfi
“Questa serata nasce per me in modo assolutamente inusuale. Circa 6 anni fa, Mauro Astolfi mi propose, giocando con le parole, di pensare ad una serata intitolata “dalla A alla Z”. Alludeva, naturalmente, alle iniziali dei nostri cognomi. Non posso negare che l’idea mi abbia subito stimolato, ma come potete immaginare, le collaborazioni tra coreografi non sono sempre facili da portare a termine. Così, sono trascorsi ben 6 anni. È ovvio che le collaborazioni nascono da un presupposto fondamentale: la stima reciproca.
Con questa serata, mi auguro di dare il via a un pensiero che mi impegna da tempo: far sbiadire quella macchia di invidie e neutralizzare le continue posizioni di superiorità di un linguaggio rispetto a un altro, che spesso si riscontrano tra gli addetti ai lavori. Per quanto mi riguarda, il nostro sarà un incontro e un confronto tra poetiche differenti, dove la qualità e l’autenticità del lavoro saranno le priorità. Nella speranza che questa serata possa indicare una via virtuosa per la convivenza tra opere, artisti e concetti creativi, dove artisti diversi possano regalare al pubblico momenti di poesia e piacere estetico.” Roberto Zappalà