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Shifting the silence

Charlie Prince
LB

20 febbraio 26 • h. 18.30

Teatro Biblioteca Quarticciolo

TICKET

Shifting the silence si sviluppa come una ricerca in movimento, un campo aperto in cui memoria e presenza si scontrano. Parte dal corpo come luogo di inscrizione, segnato dall’esilio, dall’eredità coloniale e dalle fratture dello sfollamento.
 In che modo i corpi portano con sé storie di violenza e cancellazione, e come può la danza rifiutare queste eredità trasformando la vulnerabilità in rivolta?

La ricerca attinge a molteplici tradizioni di movimento: la dabke, con la sua forza comunitaria e la sua sfida alla frammentazione; il balletto, con la sua disciplina verticale e il peso della sua eredità europea; e la danza contemporanea, porosa e ricercata, inquieta nel suo desiderio di smantellare e ricostruire la forma. Questi vocabolari non si armonizzano, ma si scontrano, si interrompono e si disturbano a vicenda, producendo una coreografia in cui le sottomissioni culturali sono sia ricordate che destabilizzate. Movimento e musica esistono in reciprocità. L’atto di produrre suoni è coreografico, modella l’aria in ritmo, mentre l’atto coreografico è musicale, incide il tempo con melodie incarnate. Questo incrocio di discipline crea un corpo che è allo stesso tempo strumento e archivio: un contenitore di lutto, un testimone di storie e un impulso che si protende verso futuri immaginari.

Charlie Khalil Prince è un artista libanese che si muove tra danza e performance. La sua ricerca è radicata nell'intersezione tra corpo politico e poetico. Il suo lavoro coreografico transdisciplinare e le sue installazioni sono state presentate in diversi importanti festival e teatri, tra cui SPRING Festival (NL), Dan-smakers Amsterdam (NL), Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis (FR), Vancouver International Dance Festival (CA), Oktoberdans (NO), Fabricca Europa (IT) e BIPOD (LB). Nel 2018 ha ricevuto il prestigioso Boghossian Foundation Prize for Dance and Performance assegnato da Villa Empain a Bruxelles e Beirut. È stato inoltre un artista apap 2020 sostenuto dalla Commissione Cultura dell'Unione Europea per il periodo 2017-2020. Nel 2019 crea il suo primo pezzo NOT ON THIS EARTH, una collaborazione con la coreografa olandese Keren Rosenberg, creato e presentato in anteprima al DANSMAKERS di Amsterdam. 

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