Quando viene trascritta nel dominio elettronico dell’intelligenza artificiale, la realtà si riconfigura al di là della verosimiglianza. Ciò che un tempo era ingenuamente percepito come un documento testimoniale forense, una prova del reale, si sta ora sciogliendo sotto i nostri occhi, diventando un’entità morfogenetica incomprensibile: una macchina paranoica, un iperoggetto. Questo processo di irradiazione tecnologica contemporanea avvia una reazione a catena di mutazioni simboliche incontrollabili che somiglia in modo inverosimile a un altro processo che segna un punto critico nel dispiegarsi della modernità: l’emergere dell’energia nucleare, vista sia come un’apparente minaccia sia come presunta opportunità.
THE CLOUD è composto da vettori divergenti di agency umana e non umana, biografia e storia, realtà e finzione. È un’indagine sulla nube tossica che il reattore di Chernobyl ha sparso nell’aria, ma anche sui dati fluttuanti nella “nuvola” che alimenta l’intelligenza artificiale. Qual è la singolarità del corpo umano in questo improbabile ma inevitabile punto di convergenza tra le due nuvole? Dove si collocano la fragilità intrinseca del corpo e la sua resilienza postumana? Dove si trova il potenziale maligno dell’inevitabile deterioramento e dove la promessa della sua redenzione post-apocalittica?
L’evento è in collaborazione con Spazio Rossellini/ATCL