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Fatigue

Molte persone non europee, non occidentali e non ricche, non possono decidere se spostarsi, dove andare, o ritornare a loro piacimento verso la loro terra natale, come io posso fare. Non possono perseguire l’aspirazione al cambiamento, qualunque esso sia, o verso una crescita culturale, qualun­que essa sia, come io invece ho il privilegio di poter fare. L’impossibilità di muoversi liberamente è una questione evidente e pressante. Anche se una performance non ha alcun potere e di fatto non fa nulla nei confronti delle politiche migratorie, con questo lavoro, desidero celebrare qualunque sforzo che promuova il progredire collettivo verso un futuro di maggiore speranza.

Irene Russolillo

Fatigue è una performance corale vocale e fisica sull’atto di andare avanti, in un percorso che evoca una scalata e una processione. Un corpo plurale è impegnato in un movimento di fatica fisica e spirituale, in cui il respiro e il canto costituiscono il punto di origine della coreografia.
La metafora dell’ascesa è spesso impiegata per trasmettere l’idea di portare a compimento qual­cosa, raggiungere un obiettivo o persino con­quistare nuovi spazi. Cosa accade se invece non c’è nessuna cima da raggiungere e questo sforzo viene compiuto su una superficie infinita­mente piana?


Fatigue coreografa corpi e voci impegnati a mantenere un equilibrio anche se forzati fuori asse o gravati da carichi extra-ordinari. In scena, si assiste a una materia continua di tensione fisica e vocale che produce la costante ricostruz­ione della presenza di questo corpo a più teste. Può apparire come uno spazio sia di lotta che di cura reciproca, nella creazione di un rifugio comune e della sua successiva dissoluzione, mentre il percorso prosegue al di fuori dello sguardo degli spettatori.

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CREDITS

​La scena è concepita con performer/danzatori in numero da tre a cinque, oltre alla ​presenza di una postazione sonora per live electronics e voce.

PROGETTO, COREOGRAFIA, COSTUMI E SCRITTURA VOCALE ​Irene Russolillo

COMPOSIZIONE SONORA E SCRITTURA VOCALE ​Edoardo Sansonne/Kawabate

CREAZIONE, PERFORMANCE Tina Hayrapetyan, Lilit Injyan, Lusya Karapetyan, Andrey Tikhonov

ARTISTE TESSILI Hermine Melkonyan, Piruza Gevorgyan, Hermine Iskandaryan, Anahit Gasparyan, Karine Galoyan

REALIZZAZIONE COSTUMI Gohar Ghazaryan

​COPRODUZIONE ORBITA |Spellbound Centro nazionale di produzione della danza – Roma e Henrik Igityan National Centre for Aesthetics – Yerevan

COORDINATRICE DI PRODUZIONE Nara Makaryan

FINANZIATO DA Ministero della Cultura della Repubblica Armena 

IN PARTNERSHIP CON High Fest International Performing Arts Festival

COL SUPPORTO DI Trac Teatri di Residenza Artistica e Network Crossing the Sea

TOURNÉE

14.6.2025 21.00
Yerevan, Museum of National Centre of Aesthetics

15.6.2025 21.00
Yerevan, Museum of National Centre of Aesthetics

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