Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità. Si vorrebbero vedere i propri diritti riconosciuti e liberarsi dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. E intraprende una lotta che è un discorso e un viaggio, in cui l’ambiente muta per consunzione e sfocatura. I margini dei ritratti dei singoli si dissolvono. Emerge un organismo più ampio che si insinua tra i differenti paesaggi. Si sfumano i confini dall’uno al molteplice mentre l’ambiente si lascia attraversare, squarciare e acidificare.
«Lasciateci arrivare in quel posto in mezzo ai nostri sogni, dove tutte le luci sono nostre. Facciamo sì che la nostra voce sia il nostro cibo. Possano i nostri pensieri essere muscolosi. Lasciateci arrancare nel nostro mare».*
* estratti tradotti e reinterpretati, a partire da Ladan Osman – Refusing Eurydice (Exiles of Eden-Coffee House Press 2019)
L’artista visivo e regista teatrale romano Luca Brinchi, la cantante e beatmaker italiana di origine liberiana Karima 2G aka Anna Maria Gehnyei e la performer e coreografa pugliese Irene Russolillo si incontrano nel 2020 a Roma, città in cui i tre hanno la propria base. Nel 2022 sarà presentato al pubblico lo spettacolo If there is no sun in cui convergono le esperienze e le visioni dei tre artisti che qui si mettono in gioco insieme per la prima volta.