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If there is no sun

Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità. Si vorrebbero vedere i propri diritti riconosciuti e liberarsi dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. E intraprende una lotta che è un discorso e un viaggio, in cui l’ambiente muta per consunzione e sfocatura. I margini dei ritratti dei singoli si dissolvono. Emerge un organismo più ampio che si insinua tra i differenti paesaggi. Si sfumano i confini dall’uno al molteplice mentre l’ambiente si lascia attraversare, squarciare e acidificare.

«Lasciateci arrivare in quel posto in mezzo ai nostri sogni, dove tutte le luci sono nostre. Facciamo sì che la nostra voce sia il nostro cibo. Possano i nostri pensieri essere muscolosi. Lasciateci arrancare nel nostro mare».*

* estratti tradotti e reinterpretati, a partire da Ladan Osman – Refusing Eurydice (Exiles of Eden-Coffee House Press 2019)

L’artista visivo e regista teatrale romano Luca Brinchi, la cantante e beatmaker italiana di origine liberiana Karima 2G aka Anna Maria Gehnyei e la performer e coreografa pugliese Irene Russolillo si incontrano nel 2020 a Roma, città in cui i tre hanno la propria base. Nel 2022 sarà presentato al pubblico lo spettacolo If there is no sun in cui convergono le esperienze e le visioni dei tre artisti che qui si mettono in gioco insieme per la prima volta.

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CREDITS

creazione Luca Brinchi, Karima DueG, Irene Russolillo

performance Antoine Danfa, Karima DueG, Irene Russolillo, Mapate Sakho, Ilyes Triki

musiche Drexciya, Kawabate, Karima DueG

testi Sun Ra, Ladan Osman, Felwine Sarr, Keorapetse Kgositsile, Karima DueG

ambiente Luca Brinchi

movimento Irene Russolillo

suono Edoardo Sansonne / Kawabate

costumi Marta Genovese

ideato nell’ambito di CRISOL – creative processes. Un progetto di internazionalizzazione dei processi creativi finanziato nell’ambito del programma Boarding Pass Plus 2019 promosso dal MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo

produzione Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Gruppo Nanou, Spellbound Associazione

con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale Danza Urbana,Menhir Dance Company / Talos Festival – Ruvo di Puglia

residenze Centre Culturel Blaise Senghor Dakar, Compagnie 5me Dimension Dakar, MADA Théâtre, Tataouine, PARC Performing Arts Research Centre, Firenze

In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Dakar, Istituto Italiano di Cultura di Tunisi 

ph. Giuseppe Follacchio, Cristina Crippa, Guido Mencari

altre produzioni

Yes, of course it hurts

Trust

Ascent

Rossini ouvertures

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